Il paesaggio del Tondo Doni

Guardando di fronte il Tondo Doni (Museo degli Uffizi - Firenze), si nota facilmente nella parte alta a destra un paesaggio montano che presenta una somiglianza impressionante con il profilo inconfondibile della scogliera della Verna.
L’inserimento del paesaggio di Chiusi della Verna nel dipinto non è avvenuto casualmente, ma si spiega con i legami e i contatti dell’Artista e della sua famiglia con i francescani e La Verna. Prima di Ludovico Buonarroti, padre di Michelangelo, erano stati Podestà a Chiusi anche il bisavolo dell’Artista Buonarrota di Simone di Buonarrota (nel 1404) e il nonno Leonardo di Simone (nel 1424). Firenze assegnò quindi più incarichi politici sempre alla famiglia Buonarotti nel contado di Chiusi e Caprese, dove si trovava il più importante santuario francescano della Toscana. Probabilmente vi furono inviati poiché la famiglia Buonarroti era radicata proprio nel quartiere francescano di Santa Croce a Firenze. Altro elemento da considerare è che il committente dell’opera, il mercante Agnolo Doni era iscritto all’Arte della Lana di Firenze, che, sin dal 1436, divenne protettrice del Santuario della Verna e intervenne più volte in aiuto alla comunità francescana.

 

Vedi l'articolo di Simmaco Percario sui paesaggi di Michelangelo pubblicato sulla rivista Cronaca d'Arte  

 

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